abillion ambassador dott.ssa Silvia Goggi sfata i più grandi miti del veganismo

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silvia goggi Photo: Plant Based Clinic

La dottoressa Silvia Goggi è una multi-trattino. È medico, imprenditrice, influencer, autrice di tre libri e, più recentemente, un'ambassador di abillion.

Questi ruoli sono vari, ma si fondono intorno alla advocacy di una dieta vegetale. Come medico specializzata in scienza dell'alimentazione, assiste i pazienti nella pianificazione della loro dieta attraverso la Plant Based Clinic, un’azienda di telemedicina che ha fondato nel 2021.

Su Instagram, è schietta sostenitrice del veganismo. Pubblica contenuti che guidano i suoi follower verso una salute e un pianeta migliore. Uno dei maggiori ostacoli che deve affrontare? Sfatare i miti, spesso gli stessi, più e più volte.

Abbiamo chiacchierato con il medico Milanese su come è diventata vegana, sull'importanza di avere un medico che si avvicina alla medicina senza pregiudizi verso diete vegetali, e di affrontare i tre principali pregiudizi -una volta per tutte.

Sei medico chirurgo di formazione e specialista in scienza dell'alimentazione. Qual era il momento nella tua vita che ha influenzato la decisione di seguire una dieta a base vegetale?

È successo ormai quasi 8 anni fa durante la specializzazione in università. Una mia amica, medico anche lei, voleva diventare vegana durante l’allattamento. Io speravo di farle cambiare idea, perché pensavo fosse un pericoloso azzardo. Quindi mi sono messa a studiare la letteratura scientifica a riguardo. Sconvolta dal fatto che non solo fosse possibile ma anche che fosse la scelta più salutare possibile, quel pomeriggio ho preso la decisione di diventare vegana. Mi chiedevo com'era possibile che non mi fossi mai interessata all’argomento? Basta, non volevo perdere più tempo. Però tra il deciderlo e diventarlo è passato qualche tempo da vegetariana per prendere le misure e pianificare la mia dieta. Partivo da un’alimentazione onnivora dove i vegetali erano giusto l’insalata ai pasti e qualche frutto durante la settimana.

silvia goggi Photo: [Hermes Rivera](https://unsplash.com/photos/KiIBo_KmQqw

Hai ricevuto commenti negativi da parte di persone vicine a te quando hai deciso di diventare vegana?

Famiglia e amici non sono stati affatto un ostacolo, ma nemmeno i colleghi devo dire. Certo, battute e frecciatine non sono mai mancati per tutti gli anni della specializzazione, ma mi rendevano solo più determinata. Non mi sono ancora spiegata il perché, poiché la letteratura scientifica è così chiara a riguardo, ogni medico e nutrizionista del mondo non sia vegano.

Quali sono i tre principali pregiudizi sulla dieta vegetale e potresti sfatarli per noi?

Fa ingrassare. Perché è ricca di carboidrati di legumi, cereali e frutta. A dire il vero succede proprio il contrario. Con una dieta vegetale è infatti più facile mantenere il proprio peso o perderlo se ce n'è necessità, perché i vegetali hanno una densità calorica inferiore. Tradotto: si mangia di più in volume (e in gioia!) assumendo più nutrienti e (leggermente) meno energia. Questo vale ovviamente per una dieta vegetale che abbondi in vegetali nella loro forma naturale e integrale, non in una che si basa su prodotti processati.

È povera di proteine. Siamo nel 2022, ma questo mito sarà duro a morire. Possibile che nessuno si ricordi le lezioni di biologia alle scuole medie, quando ci hanno spiegato che sono le piante a fissare azoto in molecole organiche incorporandolo negli amminoacidi? Una dieta vegetale ha tutte le proteine e gli aminoacidi che servono, anzi: ne ha di più!

Costa tanto. Questo mito che circola è un vero peccato, perché impedisce alle persone di risparmiare un sacco di soldi. Infatti una dieta vegetale è decisamente più economica. A parità di tutto il resto, cioè cereali, verdure, frutta, semi e frutta secca che dovrebbero essere presenti in qualsiasi tipo di dieta, i legumi sono la fonte proteica più economica.

silvia goggi Photo: Egor Myznik

Un anno fa hai fondato la Plant Based Clinic, la prima clinica di telemedicina vegana dove gli specialisti utilizzano l’alimentazione a base vegetale e le modifiche allo stile di vita come principali strumenti di terapia e prevenzione. Qual era la tua missione allora e come ti proponi di sfidare i pregiudizi verso il veganismo?

Già da prima del boom della telemedicina durante il covid, utilizzavo le televisite per seguire pazienti in tutta Italia e in tutto il mondo. Mi accorgevo di come fosse difficile trovare medici e nutrizionisti che non fossero prevenuti nei confronti dei pazienti che seguono un’ alimentazione vegetale, anche perché semmai si dovrebbe esserne entusiasti! Non è sempre facile trovare qualcuno che sia competente in tema di alimentazione vegetale nella zona in cui si abita. La telemedicina ci permette di abbattere questo ostacolo. Vorrei che chiunque abbia bisogno di un medico e/o un nutrizionista informato sul tema possa raggiungerlo e ricevere un piano alimentare vegano in qualsiasi parte del mondo si trovi.

La chiave di successo per qualsiasi dieta è l'equilibrio. Quali sono gli articoli essenziali che ogni vegano dovrebbe avere nella propria dispensa per coprire i bisogni nutrizionali di base?

La verità è che chiunque, anche i non vegani, dovrebbero avere un frigo e una dispensa molto simili. Non devono mancare:

  • Verdure di stagione da mangiare almeno ai due pasti principali, cioè pranzo e cena
  • La frutta per gli spuntini o per arricchire insalate e colazioni
  • Legumi (anche in vasetto) e i loro derivati, come farina di ceci, tofu, latte di soia, tempeh, ecc.
  • Frutta secca
  • Semi oleosi e i loro burri

Tutti questi articoli dovrebbero essere presenti oltre ovviamente alle spezie e le erbe aromatiche preferite. E alla vitamina B12!

silvia goggi Photo: Alexandr Podvalny

Quali sono alcuni cambiamenti importanti nello spazio plant-based che hai notato negli ultimi anni, specialmente in Italia?

Sono diventata vegana ormai più di 8 anni fa, ma il cambiamento c’è ed è incredibile. Un tempo potevo scegliere tra tre ristoranti che proponessero un menù vegetale, ora sono triplicati. Anche in quelli più “tradizionali” ci sono quasi sempre almeno una o due scelte vegane degne di nota. Mi sono accorta di un cambiamento anche al supermercato: la scelta di prodotti vegani è immensa!

Qual'è il tuo consiglio per qualcuno che ha appena iniziato a seguire una dieta vegetale?

Se ho in programma di mangiare fuori controllo sempre su internet il menu della struttura dove so che mangerò. Se non so dove mangiare, cerco suggerimenti in base alla posizione, con abillion, per esempio, leggendo le recensioni di chi è già stato.

Quando faccio la spesa compro solo (o quasi) prodotti fatti da un solo o pochi ingredienti. Questi sono per esempio vegetali nella loro forma integrale, spezie, latti vegetali, ecc. e quindi le etichette da leggere non sono parecchie. Per i prodotti confezionati, anche quelli che sembrano vegetali, leggete sempre gli ingredienti che uovo e proteine del latte sono sempre in agguato. Per fortuna, in quanto allergeni, sono scritti in grassetto e quindi ben visibili.

Infine una piccola curiosità, qual'è il tuo piatto vegano preferito?

Non riesco mai a rispondere a questa domanda, perché non ho un piatto preferito in particolare. Ma se dovessi pensare a cosa non riuscirei mai a rinunciare, decisamente alla pasta e alla pizza. Sarà il DNA italiano?

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