Foto: Cory
Tutti abbiamo visto le immagini di tartarughe, delfini e persino cuccioli di foca impigliati nelle reti. È un problema enorme creato dall'industria della pesca a causa degli attrezzi da pesca che vengono scartati o abbandonati in mare aperto.
Questi materiali - chiamati reti fantasma perché in gran parte invisibili all'occhio umano - vanno alla deriva negli oceani del mondo per decenni, intrappolando indiscriminatamente la fauna marina e facendola morire di fame, soffocata o addirittura dissanguata da lacerazioni e infezioni.
Gli esperti riportano che ogni anno vengono abbandonate oltre 640.000 tonnellate di lenze, reti e nasse. È una cifra allarmante! E la cosa peggiore è che aumenta di anno in anno. Bisogna fare qualcosa, subito.
Foto: Sea Shepherd
In questo giorno, 8 giugno, siamo orgogliosi di lanciare la campagna Ghostnet con Sea Shepherd per raccogliere US$100.000 che servono per gli sforzi di liberare e pulire il mare intorno alla Sicilia quest’ ottobre.
Il lavoro da fare è ampio e vasto, a cominciare dalla creazione di un database delle attrezzature da pesca abbandonate nel Mar Mediterraneo.
Questo database, creato da Sea Shepherd, può coinvolgere sia cittadini che associazioni subacquee che possono segnalare la presenza di attrezzi da pesca abbandonati e creare una mappa. Questa raccolta di dati sarà fondamentale per pianificare e programmare la rimozione degli attrezzi fantasma.
Foto: Sea Shepherd